Philippe Malouin definisce Bilboquet una lampada per i millennial e la generazione Z: una soluzione di illuminazione flessibile che si adatta all'approccio multiforme alla casa che caratterizza le generazioni di oggi e di domani.
"Bilboquet è una lampada da tavolo regolabile dall'aspetto semplice ma piena di personalità, che dirige la luce in modo giocoso e preciso in tutte le direzioni. Ispirata ai giunti magnetici a sfera, Bilboquet offre mobilità per un'ampia gamma di funzioni diverse. Sia che venga utilizzata come luce di lavoro su una scrivania, per fornire una luce morbida contro una parete o per illuminare un buon libro, brilla dove è necessario", afferma Philippe Malouin.
Armonia di forme, materiali e colori
La filosofia progettuale di Malouin ruota attorno alla creazione di un legame emotivo, all'enfatizzazione della chiarezza formale e alla coltivazione di un'identità visiva distinta. È un designer che cerca costantemente la semplicità nella produzione, nell'assemblaggio e nell'estetica, privilegiando la durata come elemento fondamentale del design.
Salvia, pomodoro e lino
L'aspetto ludico di Bilboquet ha influenzato notevolmente la scelta della palette di tre colori in cui è realizzata la lampada. Salvia, pomodoro e lino definiscono non solo il corpo della lampada, ma anche il cavo e la spina, dando vita a un'estetica monocromatica e coesa.
Bilboquet è stata progettata con cura per essere adattabile a un'ampia gamma di esigenze. Oltre al cilindro regolabile, il cavo può rimanere visibile o essere nascosto in un apposito alloggiamento sotto la base. Il cavo di due metri consente di spostare facilmente la lampada in casa. Inoltre, la lampadina può essere sostituita e aggiornata nel tempo, assicurando una maggiore durata della lampada. Bilboquet è progettata per durare a lungo e i suoi componenti principali possono essere completamente smontati, facilitando la riparazione, la sostituzione o lo smaltimento delle singole parti in modo ecologico. Sia la testa che il corpo sono realizzati in policarbonato sostenibile, un sottoprodotto della produzione della carta, anziché in materiali derivati dal petrolio.
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