Informazioni utili sulle lampadine

Diventa esperto delle lampadine!

Può essere un vero incubo orientarsi nella vasta selezione di lampadine. Quale lampadina scegliere? Com'è la luce e dove usare quale lampadina? Qui cerchiamo di spiegare al meglio tutti i fattori che influenzano la scelta della lampadina, in modo che sia un po' più facile navigare nella nostra ampia selezione di lampadine.

Fattori da prendere in considerazione:

Attacco: Prima ancora di iniziare a scegliere la temperatura del colore e il valore CRI, bisogna controllare il tipo di attacco che serve! Consigliamo di controllare sia la tipologia di attacco e le dimensioni precise, in modo da essere sicuri che la lampadina sia compatibile con la particolare lampada.

Dimmerabile: Se si desidera l’opzione di potere dimmerare la lampada bisogna assicurarsi che la lampadina sia effettivamente dimmerabile – in seguito alla popolarità dei LED non è sempre una certezza! Leggi di più sulle lampadine dimmerabili qui!

Resa cromatica: Ciò significa il grado in cui la lampadina è capace di riprodurre i colori così come appaiono in natura alla luce naturale! Consigliamo di scegliere una lampadina con una resa cromatica alta, ad es. con un valore CRI di almeno 90, per le zone in cui la riproduzione del colore è particolarmente importante.

La temperatura di colore: Luce non è solo luce! Bisogna prendere in considerazione anche la tonalità della luce desiderata:

  • 2.700-3.300 Kelvin: Una luce “calda”, che ricorda la luce di una lampadina a incandescenza
  • 3.300-4.000 Kelvin: Una luce “neutra”
  • 4.000 Kelvin: Una luce “fredda”, più azzurra

Come linee guida, una temperatura tra i 2.500 e i 2.700 Kelvin è adatta come luce per rilassarsi, una temperatura tra i 4.000 e i 4.500 Kelvin è l’ottimale per lavorare invece, e una temperatura di 6.000 Kelvin o di più è adatta per chi soffre di depressione invernale o che ha semplicemente bisogno di un po’ di energia in più durante le mesi senza luce.  (Consiglio: Una lampada che permette di regolare la temperatura di colore rende facile la scelta della luce adatta in ogni momento della giornata).

Classe energetica: Consigliamo fortemente di scegliere i LED, poiché sono sempre le lampadine più efficienti dal punto di vista energetico - ma bisogna prestare attenzione alla nuova etichetta energetica, per cui una lampadina che prima era classificata A o più alto, ora è classificata come E!
I diversi tipi di attacchi delle lampadine

I diversi tipi di attacchi delle lampadine

Esistono numerosi attacchi diversi delle lampadine, ma i più comuni sono:

E27 (attacco a vite grande)
E14 (attacco a vite piccola)
G9 (lampadine a capsula)
GU10 (attacco a due pin, generalmente per faretti e spot)

LED

Ad oggi i LED sono quasi diventati lo standard delle lampadine. Questa tipologia di lampadina è piccola, estremamente efficiente e in grado di produrre una luce ottima, tutte caratteristiche che hanno fatto sì che abbia lentamente conquistato il mercato dell'illuminazione – anche grazie alla sua lunga durata e il risparmio energetico. Molti probabilmente ricordano l'epoca delle lampadine a incandescenza, a cui è seguito il periodo delle lampadine a risparmio energetico - ma il fatto è che oggi siamo entrati in pieno nel periodo d’oro dei LED! Quando si desidera utilizzare una soluzione a LED, ci sono vari fattori da prendere in considerazione:

Lumen


I lumen (lm) indica la quantità di luce emessa da una sorgente luminosa. Di seguito c’è una guida approssimativa per il rapporto tra lumen e Watt:
  • 15W = 140 lumen,
  • 25W = 250 lumen,
  • 40W = 470 lumen,
  • 60W = 800Lumen,
  • 75W = 1050 Lumen,
  • 100W =1520 Lumen

La meravigliosa invenzione del LED

La prima vera lampada a LED è stata inventata nei primi anni '60 nel reparto di sviluppo della General Electric da Nick Holonyak Jr. – era un piccolo diodo rosso simile alla lampadina che si trova sul televisore responsabile di indicare se il televisore sia in modalità di standby.

L'invenzione è stata il risultato dello sviluppo del LED a infrarossi inventato originalmente da Gary Pittman e Robert Biard l'anno precedente per la Texas Instruments, e come il suo predecessore c'erano ancora lunghe attese di trovare uno scopo effettivo per i piccoli diodi.

sorgenti luminose sono diventati sempre più efficienti - tuttavia, fu la classica lampadina a risparmio energetico, che in realtà è un tubo fluorescente, a diventare famosa come LA lampadina a risparmio energetico, una caratteristica di grande importanza durante la crisi energetica del 1973.

La lampadina a risparmio energetico ha inizialmente frenato lo sviluppo delle lampadine a LED commerciali - ma nonostante lo sviluppo non fosse ugualmente veloce, fu comunque costante – e nel 1994 è stato lanciato il LED blu ad alta luminescenza, che ha reso possibile la produzione di schermi a LED e che indirettamente significava che si poteva finalmente produrre una lampadina a LED che brillasse tanto quanto una classica lampadina a incandescenza.

CRI è l'acronimo di Colour Rendering Index (l’indice di resa cromatica) e descrive il grado in cui una lampadina è capace di riprodurre la luce in modo naturale. Per molto tempo, i LED sono stati caratterizzati da una scarsa riproduzione dei colori - ma è stato possibile risolvere proprio questo problema grazie ai potenti LED blu. Quando la luce blu viene emessa attraverso una lampadina, che è rivestita internamente di fosforo giallo, viene creata una luce bianca – e per chi non lo sapesse, il fosforo prende il nome dalla parola greca che significa proprio ‘portatore di luce’.

Negli anni successivi, numerosi nel settore hanno lavorato per perfezionare il LED bianco e l'innovazione è davvero iniziata in seguito alla scoperta del potenziale enorme dei LED di risparmiare energia fatta dal Department of Energy degli Stati Uniti.

I grandi vantaggi dei LED

Oggi è possibile ottenere luci a LED in grado di competere anche con alcune delle migliori lampadine a incandescenza - e con il LED giusto è possibile ottenere molti vantaggi rispetto alle lampadine tradizionali. Ecco sei motivi per cui consigliamo di investire nelle lampade e lampadine a LED:


  • 1. Basso consumo energetico
    Il primo motivo può sembrare scontato, ma vale la pena ricordare che i LED consumano molto meno energia rispetto alle lampadine a incandescenza, alle lampadine a risparmio energetico e alle lampadine alogene. È difficile definire un numero preciso, poiché tutte le lampadine a LED, come le lampadine a incandescenza, sono diverse, ma una linea guida è che una lampadina a incandescenza da 60 Watt può essere sostituita da un LED da 8 Watt.


  • 2.Minore sviluppo di calore
    Probabilmente abbiamo tutti provato ad accendere per sbaglio una lampadina bruciata e di conseguenza bruciarci le dita. Il motivo per cui le lampadine a LED consumano meno energia è che un LED converte l'energia in luce in modo più efficiente: una lampadina a incandescenza perde un'enorme quantità di energia per riscaldarsi. Ciò significa che una lampada a LED consuma meno energia e che si riscalda quindi anche molto di meno. In questo modo, non c’è rischio che i paralumi si scoloriscano a causa del calore, e grazie a questa caratteristica i produttori di lampade possono sviluppare lampade sempre più interessanti.


  • 3.Una riproduzione dei colori più accurata e veloce
    Quelli di noi che hanno vissuto nell'era delle lampadine a risparmio energetico probabilmente ricordano la luce un po’ triste e spenta, che veniva dai piccoli tubi fluorescenti compatti. Per non sembrare l’illuminazione tipica di un bagno pubblico, le luci del soggiorno dovevano essere accese molto in anticipo dell'arrivo degli ospiti, e poteva passare molto tempo prima che le lampadine a risparmio energetico non ‘scolorissero’ più sia l'interno che gli ospiti - non per menzionare il pericolo per la salute che si rischiava, se si perdesse una delle piccole lampadine contenenti vapori di mercurio. Con una lampadina a LED si crea l’illuminazione meritata nell’ambiente dal momento esatto in cui si prema l'interruttore della luce. Per la lampadine LED non esiste un vero e proprio periodo di ‘riscaldamento’ e scegliendo una lampadina con un valore CRI alto, si può godersi di un’ottima luce dall'inizio alla fine della festa.

  • 4.Durata di vita lunga
    Nei “vecchi tempi” era una parte normale della vita di tutti i giorni doversi recare frequentemente al supermercato perché si era spenta una lampadina – ma non è più così! Le lampadine a LED hanno decine di migliaia di ore di vita e alcuni produttori promettono una durata di fino a 100.000 ore di vita.

  • 5.Fattore di forma più piccolo
    Oggi è possibile produrre minuscole lampadine a LED, il che significa che i produttori di lampade possono creare forme che prima non erano possibili. La lunga durata significa anche che i produttori di lampade non sono più limitati da dover utilizzare lampadine facilmente sostituibili per l’utente, e di conseguenza possono realizzare lampadine bellissime di forme uniche. Ecco perché oggi c’è una scelta molto più ampia sul mercato di lampade uniche che rompono con la tradizione e le forme classiche delle lampade.
6. Le lampadine a LED sono le lampadine più facili da trovare in vendita
Nel 2009 è iniziata la graduale eliminazione delle lampadine a incandescenza da 100 watt, e vale lo stesso per tutte le lampadine a incandescenza nel 2012, le lampadine alogene nel 2018 e le lampadine a risparmio energetico nel 2021. Ci troviamo veramente in un periodo d’oro per le lampadine LED - e le piccole sorgenti luminose a risparmio energetico sembrano davvero essere le migliori lampadine disponibili ad oggi. Ogni anno va migliorato la riproduzione del colore, la luce stessa e il consumo energetico delle lampadine LED, che diventano sempre più efficienti, e questa tendenza non sembra di fermarsi a breve.

Riproduzione del colore

Un fattore da prendere in considerazione quando si sceglie la lampadina è anche la capacità di riprodurre correttamente i colori dell’intorno. Una luce troppo bianca e fredda può causare fastidio agli oggi e con una luce troppo gialla non si è in grado di vedere i colori correttamente. La capacità della luce di riprodurre i colori correttamente è valutata su una scala da 0 a 100 CRI, che significa l’indice di resa cromatica. Come punto di riferimento, la luce naturale diurna ha un valore CRI di 100, e permette quindi di percepire i colori in modo corretto rispetto ai colori reali.
Nel mondo dei LED, negli ultimi anni è successa una quantità incredibile - e dove si diceva che le lampadine alogene e a incandescenza superassero la luce a LED, oggi si dice che le lampadine a LED possono facilmente avere una buona riproduzione dei colori come le classiche lampadine avevano prima che diventassero illegali.

La luce del futuro

Insieme ad Apple, Philips ha sviluppato la gamma Philips Hue, che sono lampadine e lampade che l’utente può codificare in base alle proprie esigenze.
Questa nuova tecnologia sarà sicuramente sempre più diffusa.

Basta scaricare l’app per potere impostare la luminosità e il colore della luce (si può scegliere tra 16 milioni di colori diversi), ed è possibile inoltre codificare la luce per accendersi in determinati orari, per avere, ad esempio, una luce più forte al mattino e più morbida alla sera.
Un altro utilizzo è quando si è via in viaggi, in quanto si può accendere e spegnere la luce in modo casuale creando l’illusione che ci sia ancora qualcuno in casa.
Le possibilità e opzioni sono illimitati quando si tratta delle funzioni di questa luce.

Philips Hue è disponibile con l’attacco E27, E14 e GU10 e sia come lampadine normali che come lampadine decorative - oltre che nella versione di LED integrato nella lampade Hue.

Scopri tutti i prodotti Philips Hue qui.